Ignazio La Russa, neoeletto presidente del Senato, ha parlato a La Stampa del metodo con cui è stato votato, quantomeno particolare.
“Devo dire che essere stato eletto anche con i voti non del centrodestra rende la mia elezione ancora più emozionante. È stata una vittoria politica, ma lo è stata anche sul piano delle relazioni umane. Ha contato molto quello che fatto io, e non solo io. Più emozionante questo o la Champions dell’Inter? La Champions, non ci sono dubbi”.
“Dopo il discorso mi ha chiamato Luciano Violante. Mi ha fatto piacere citarlo. Dovevo, perché fu coraggioso lui a citare i ragazzi di Salò quando si insediò (da presidente della Camera, ndr). Io sono il secondo a parlare di riconciliazione. Spero che questa sia l’occasione giusta e che non la inseguiremo per sempre”. Il vaffa di Berlusconi? “Ma non era diretto a me! – dice – Era uno sfogo. Anzi quasi si giustificava che non c’erano gli altri. Lui era presente in aula e ha pure votato”. Per lei? “Magari per Roberto Calderoli”.