Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani, in una nota hanno commentato i rumors sul possibile incarico di Valentino Valentini come sottosegretario agli Esteri.
«Se Giorgia Meloni crede veramente che occorre difendere l’Ucraina con tutti i mezzi, senza dare alcun aiuto indiretto al criminale Putin, lasci Valentino Valentini a casa».
«Analizzando la composizione del governo Meloni, è evidente – affermano – la pesante ipoteca putiniana che condizionerà la sua attività. Come vicepremier abbiamo sia Matteo Salvini, leader dell’unico partito occidentale ad avere sottoscritto un patto di collaborazione con il partito personale di Putin (patto mai revocato), sia Antonio Tajani (che è pure ministro degli esteri), il cui leader Silvio Berlusconi ci ha chiaramente fatto sapere come la pensa rispetto al governo ucraino, cioè la pensa come il suo amico Putin».
«Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta (avvelenata) se fosse nominato sottosegretario agli Esteri Valentino Valentini, che è stato per quasi un decennio il plenipotenziario di Silvio Berlusconi alla corte di Vladimir Putin, negli anni – concludono – in cui l’amministratore delegato dell’ENI Paolo Scaroni ipotecava a Gazprom il futuro energetico dell’Italia».
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