Con la nascita del governo Meloni le tensioni post elettorali si sono placate? No, tutt’altro. Prendete ad esempio Maurizio Lupi, segretario di Noi Moderati al Corriere della Sera, l’ex forzista ha battuto i pugni sul tavolo e ha chiesto considerazione a Giorgia Meloni. «Mi aspetto che per Noi moderati, in grado di esprimere più competenze, ci sarà una chiamata per ruoli di sottosegretario».
«Io rappresento una lista e credo sia giusto valorizzare la squadra. Noi moderati ha un’ampia scelta di persone competenti per diversi ruoli da sottosegretario. Sarei rimasto deluso o sorpreso se mi avessero detto che sarei stato ministro e poi avessi scoperto che non era così”.
“Invece è da subito dopo il voto che rivendico di non voler partecipare ai totonomine. Non ho inseguito il rincorrersi di nomi sulle varie caselle e Ciriani sarà certamente bravo. In generale avrei voluto per Noi moderati un risultato migliore. Ma rivendico il contributo fondamentale che abbiamo dato nei collegi in bilico e il valore politico della nostra proposta. Tuttavia la sintesi spettava a Giorgia Meloni», ha concluso.
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