Giuseppe Conte all’attacco. «Per me è la prima volta che intervengo da questo lato dell’emiciclo. Presidente Meloni, si invertono i ruoli…».
Il giorno della fiducia alla Camera per il governo è anche l’esordio di Giuseppe Conte, già presidente del Consiglio e ora capo politico del M5s, che annuncia una opposizione senza sconti. Rivolgendosi al premier `l’avvocato del popolo´ ha ammonito: «lei ha voluto sottolineare che questo governo è frutto della volontà popolare. È vero. Ma non avete la maggioranza dei cittadini. La ho vista molto sicura, molto volitiva ma consiglieri prudenza».
«L’unica certezza del suo discorso, presidente Meloni, ci ha restituito la continuità con il governo Draghi. La guida del ministero dell’Economia è stata data a chi per primo ha teorizzato il metodo Draghi e che auspicò una torsione costituzionale con Draghi al Quirinale incaricato di guidare» il convoglio del governo da lì”, ha aggiunto, annunciando che il Movimento 5 stelle è pronto «a denunciare le vostre incongruenze, le inadeguatezze e fare una opposizione solida e puntuale, ancorata ai bisogni dei cittadini che, per questo, sarà implacabile e intransigente».
Non sono mancati gli affondi sulle misure economiche annunciate nel discorso programmatico del premier sull’Economia né gli accenni alle posizioni sulla guerra all’Ucraina. Quanto ai diritti civili: La coalizione di centrodestra «è stata votata da un cittadino su 4» e non «ha il mandato» della maggioranza di questi «per promuovere un piano di restaurazione identitaria della società, sia sui diritti civili che sul possibile ritorno a modelli reazionari. Ci ha rassicurato che non ci saranno arretramenti sul diritto all’aborto, l’importante è dirlo a Roccella e Gasparri».
Le manganellate agli studenti
Vedere manganelli alla Sapienza e cariche contro studenti, che dalle immagini, appaiono indifesi, mi preoccupa da cittadino, da membro di questo Parlamento e da professore universitario. L’università è luogo del confronto democratico.”
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