Sergio Mattarella è intervenuto al Quirinale per la consegna delle decorazioni dell’Ordine militare d’Italia. Il Presidente della Repubblica, ha iniziato parlando della guerra in Ucraina. «La guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina sta riportando indietro di un secolo l’orologio della storia».
«Stiamo affrontando situazioni complesse. Il progresso tecnologico porta a un confronto in tutti i domini, quello spaziale e quello cibernetico inclusi, in una situazione che registra, dolorosamente, l’esacerbarsi delle conseguenze dei conflitti sulle popolazioni e sull’ambiente. Questo ci sollecita a uno Strumento militare altamente flessibile e fortemente integrato nella sua dimensione interforze, oltre che organicamente coordinato in ambito Nato e, auspicabilmente, nell’ambito dell’Unione europea. Capace di intervenire con prontezza, in aderenza a quanto disposto dalle nostre istituzioni democratiche».
«L’Italia contribuisce con generosità, sia nell’Alleanza Atlantica – a sostegno delle esigenze della sicurezza collettiva di Paesi membri – sia nelle missioni decise dalla comunità internazionale, alle operazioni di mantenimento della pace: oltre 6.400 membri delle Forze Armate rappresentano il volto della Repubblica Italiana in più di 36 operazioni militari fuori dai confini nazionali».
«L’Italia contribuisce con generosità, sia nell’Alleanza Atlantica – a sostegno delle esigenze della sicurezza collettiva di Paesi membri – sia nelle missioni decise dalla comunità internazionale, alle operazioni di mantenimento della pace: oltre 6400 membri delle Forze Armate rappresentano il volto della Repubblica Italiana in più di 36 operazioni militari fuori dai confini nazionali. Un contributo rilevantissimo alla autorevolezza del nostro Paese nei diversi consessi internazionali nei quali si esprime la nostra presenza; accanto alla affermazione, sovente, di un modello italiano di «peace-keeping» che viene riconosciuto nella sua validità da tutti gli interlocutori. È una scelta lungimirante, che attesta la raggiunta consapevolezza di come gli interessi nazionali si sostengano e si promuovano nell’ambito della difesa di interessi generali, più ampi, nei quali possono trovare miglior tutela e salvaguardia».
«Le pagine che le nostre Forze Armate hanno scritto, nelle missioni a cui Governo e Parlamento le hanno chiamate, ci parlano di spirito di sacrificio, professionalità, umanità. Siamo orgogliosi delle donne e degli uomini, nostri concittadini in armi, che hanno saputo contribuire – in aree delicate e in situazioni assai difficili – ad affermare le ragioni della vita contro violenze interne e conflitti internazionali. Hanno contribuito alla lotta contro le forme di guerra asimmetrica promosse dal terrorismo transnazionale».
«Il concetto di sicurezza, come voi ben sapete, non si esaurisce nelle problematiche della difesa militare. Non riguarda soltanto Stati e frontiere, come abitualmente si era usi considerare, ma riguarda la sicurezza `umana´, a partire dalle condizioni di disuguaglianza tra i popoli. È, quindi, un obiettivo che va concepito e perseguito in modo multidimensionale», ha aggiunto Mattarella.