Gasparri specula sul caso Soumahoro per legittimare la xenofobia e la lotta all’accoglienza della destra reazionaria-
Peccato che le considerazioni dell’ex missino siano inaccettabili perché lui sta in un partito che ha sostenuto la fandonia di Ruby nipote di Mubarak, che non ha mai tratto conseguenze dalle nefandezze politiche e i conflitti di interesse che hanno visto protagonista Berlusconi e che nessuno ha ancora sentito Berlusconi chiedere scusa agli italiani per aver per anni sostenuto e incensato un criminale come Vladimir Putin, definendolo un liberale e sincero democratico dopo le stragi in Cecenia, l’occupazione illegale della Crimea, l’assassinio di Anna Politkovskaja, le leggi omofone e liberticide e tante altre cose poco commendevoli.
«E adesso Aboubakar Soumahoro continuerà a svolgere il suo mandato parlamentare? Su quali temi si batterà? Il diritto all’eleganza e il diritto alla moda che ha sorprendentemente teorizzato in televisione sere fa? Dice tutto è trasparente? Ci spieghi come si è mantenuto per anni, così ha sostenuto in tv, con i proventi di un libro che ha venduto solo poche migliaia di copie?».
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
«E Bonelli e Fratoianni pensano di gestire con disinvoltura questa figuraccia che ricade sulle loro spalle? Perché non hanno ascoltato Don Andrea Pupilla, sacerdote della Caritas pugliese, che pare avesse avvisato gli esponenti della sinistra sui rischi che correvano? Bisognerà vedere dove porteranno le inchieste che riguardano i familiari. Si legge di milioni e milioni di euro che sarebbero stati erogati ad alcune cooperative nell’ambito del business dell’immigrazione. Con la scusa di difendere i diritti, alcuni sarebbero stati molto
dritti´. I diritti vanno rispettati, per tutti, senza discriminazioni. Ma i soldi vanno gestiti con trasparenza. Il fatto che non ci siano accuse penali nei confronti di Soumahoro non lo rende immune da un giudizio politico e morale che si fa sempre più severo. La sinistra specula su queste vicende, propone eroi improbabili e poi non chiede scusa. Questo vale anche per alcune trasmissioni televisive. È stato imbarazzante vedere il conduttore di Propoaganda live dire da noi qui è venuto solo due o tre volte´ come se non fossero stati anche loro a creare un falso mito. Su questa vicenda insomma le riflessioni sono molteplici. Bisogna combattere il razzismo, tutelare i diritti, ma non speculare su queste situazioni. Perché putroppo i ghetti restano ghetti, i disperati restano disperati e troppi lavorano senza ricevere i soldi a cui hanno diritto»