Regionali, si riparte da dove si era terminato: dai veti. Non ha alcuna intenzione di far parte di una coalizione che includa il Movimento 5 stelle +Europa, nemmeno a livello regionale in Lombardia. «Siamo stati chiarissimi dall’inizio, a costo di apparire sgarbati spiegando – ha detto il segretario Benedetto Della Vedova – che siamo sostenitori di Pierfrancesco Majorino con una coalizione che non comprende il Movimento 5 stelle per ragioni politiche generali di +Europa ma anche perché il coinvolgimento dei 5 stelle in Lombardia sarebbe un errore, depotenzierebbe non rafforzerebbe la candidatura di Majorino».
Penso che la candidatura di Majorino – ha aggiunto Della Vedova – uscirebbe indebolita dal momento in cui la sfida per battere Attilio Fontana si gioca sulla parte riformista e liberale. Bisogna tenere il punto e conquistare spazio dove c’è».
Nessuna intenzione di +Europa però di accettare l’invito fatto dal leader di Azione Carlo Calenda di sostenere Moratti.
«C’era una candidatura che avrebbe unito tutti, ed era quella di Carlo Cottarelli – ha spiegato l’ex sottosegretario agli Esteri -. Per motivi a me ancora ignoti è stata abbandonata dal Terzo polo per candidare Letizia Moratti, una personalità che fino a una settimana prima era profilata a destra».
Una scelta «sbagliata nel merito, politico non personale, e nel metodo» perché quella di Moratti è stata «una candidatura messa lì come fatto compiuto a cui tutti dovevamo adeguarci».
Nessun appello al centrosinistra, comunque, perché non parli con il partito di Giuseppe Conte ma solo la convinzione che «la sfida a Fontana si indebolirebbe con il Movimento 5 stelle».