Non bastava la destra, ora ci si mette anche M5s a speculare sul caso del sindacalista dei braccianti finito nella bufera.
«Ci chiediamo come sia possibile che tutto il Pd emiliano abbia sostenuto e voluto la candidatura di Aboubakar Soumahoro quando già trapelavano eccome dubbi su tutto ciò che ruotava attorno al candidato. Vogliamo dunque parlare della responsabilità del Pd nell’aver candidato Soumahoro all’uninominale a Modena, costringendo gli elettori a votarlo? O continuiamo a fare finta di niente?».
Così la deputata cinque Stelle Stefania Ascari insieme ai pentastellati Mantovani, Lanzi, Croatti e Zanichelli sul caso Soumahoro, dimenticando che Soumahoro è stato candidato dall’Alleanza Verdi-sinistra.
«C’erano già una lunga serie di accuse mosse nei suoi confronti dai braccianti quando ancora era candidato di Europa verde e Sinistra italiana per la Camera nel collegio di Modena. La responsabilità, quindi, è di chi ha proposto ai propri elettori la sua figura, senza se e senza ma. Questo nonostante i fatti controversi fossero emersi già prima della sua candidatura specialmente nell’agro Pontino e nella provincia di Foggia dove Soumahoro era molto conosciuto. Sicuramente nel Lazio e in Puglia Bonelli e Fratoianni non avrebbero mai potuto candidarlo ma a Modena evidentemente risultava un candidato ideale, forse per ingannare gli elettori».
«Ora – proseguono – vengono a galla presunte condotte illecite a carico delle Coop riconducibili ai suoi familiari. Come si giustifica e come si pone il pd di fronte a fatti su cui il movimento era subito intervenuto per chiedere spiegazioni? Perché per quanto ne sappiamo ad oggi di risposte non ne sono arrivate ma i cittadini chiamati a votare e che si sono fidati del Pd meritano per primi spiegazioni. Infatti nel Comune di Modena quasi un cittadino su due lo ha votato».