Lui molto sbilanciato a favore dell’Autonomia mentre segmenti importanti del partito non lo sono. Per questo il sud può essere un banco di prova.
Partirà con un evento al Sud nei prossimi giorni la campagna di Stefano Bonaccini per la segreteria del Pd.
Un segno dell’attenzione al Mezzogiorno che il presidente della’Emilia Romagna intende dare subito come primo messaggio della campagna. Da lì poi partirà un viaggio con tappe in tutta Italia, come ha anticipato lo stesso Bonaccini oggi in un video su Fb in cui ha lanciato un `canale ufficiale´, la pagina web `stefanobonaccini.it´.
Un canale «col quale –spiega Bonaccini- è possibile contattarmi e partecipare alla campagna per la mia candidatura a segretario del Pd. Ogni messaggio o consiglio verrà ascoltato, c’è bisogno di tutti». E aggiunge: «Partirà tra pochi giorni una sfida che vuole portare l’ascolto in giro per tutta l’Italia. Vogliamo raccogliere il massimo di disponibilità da tanti che sono nel Pd e anche all’esterno del Pd per costruire un partito più forte, più robusto e più aperto al contributo di tutti. Abbiamo bisogno di una vera e propria energia popolare».
Nei prossimi giorni dovrebbero essere definiti anche i ruoli organizzativi della mozione Bonaccini. A partire dal portavoce della mozione. L’ipotesi è che sarà il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Ieri i due si sarebbero visti – anche se i rispettivi staff, contattati, non confermano- e avrebbero chiuso l’accordo. In una logica di parità di genere, si specifica, tutti i ruoli saranno divisi tra uomini e donne, a partire da vicesegretaria e presidente del partito.
Intanto oggi è arrivata anche l’ufficializzazione del sostegno alla mozione Bonaccini del sindaco di Bari, Andrea Decaro, che va ad aggiungersi a quella del primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, quello di Mantova, Mattia Palazzi, di Torino, Stefano Lo Russo, tra gli altri. Oltre al presidente della Toscana, Eugenio Giani.