Una donna alla guida del Pd? Elly Schlein “si candida senza avere padrini alle spalle. La vulgata di una Schlein pilotata dai capicorrente è sbagliata. Elly non ha chiesto il permesso a nessuno, è giovane, determinata e utilizza un linguaggio fresco e comprensibile a tutti. Credo che mai come questa volta la leadership del Pd sia contendibile. E che su di lei ci sia un`attenzione morbosa proprio per il fatto di essere donna. Si fa fatica ad accettare che una di noi possa imporsi a prescindere dagli uomini. Non mi pare che a Bonaccini abbiano mai chiesto chi ha dietro”.
Così la deputata Pd Michela Di Biase, moglie dell’ex ministro Dario Franceschini.
Ieri al Monk “non mi ha mandato nessuno e non rappresento nessuno”, precisa Di Biase, per la quale Schlein nel suo discorso “giustamente ha detto: ripartiamo da noi, dalle nostre idee e da tutti quegli elettori ed elettrici delusi che non si sentono più rappresentati. L`invito è ad aprirci per rifondare il Pd su temi all`altezza delle sfide nuove che ci attendono: quando parla di giustizia sociale, ambientalismo, femminismo indica la strada per tornare a essere quel grande partito inclusivo e di massa di cui il Paese ha bisogno”.
“Rischio scissione nel Pd? Smettiamola di fare i bambini che se perdono la partita portano via il pallone. Dentro una comunità si discute e ci si sfida. Sarebbe un errore se qualcuno andasse via per questo”, conclude.
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