Calenda sul bilancio, Renzi sulla giustizia e chissà cos’altro: la marcia di avvicinamento del Terzo Polo a Giorgia Meloni continua.
Sulla riforma della giustizia «se Nordio sarà lasciato libero di andare per la sua strada, seguendo le sue idee liberali, noi saremo con lui. E voteremo sì alla riforma come ha detto in aula l’altro giorno Enrico Costa. Speriamo che il Guardasigilli abbia la forza di andare fino in fondo».
Così Matteo Renzi, senatore leader di Italia Viva, intervistato dal Giornale. «Che quelli di Magistratura Democratica siano contro Nordio è ovvio – aggiunge – . Nello Rossi, l’ideologo di Md, disse al vostro giornale che ci voleva il `cordone sanitario´ contro di me. Stupisce però il Pd: vederli togliere dal Pantheon Beccaria e metterci Travaglio fa male al cuore».
Poi avverte: “Se il governo Meloni «vuole avere un domani, deve mollare le sue idee giustizialiste e sovraniste. Spero che Salvini e soprattutto Berlusconi aiutino Meloni a scegliere la strada del garantismo. Il Cavaliere può essere decisivo perché nessuno stavolta potrà dire che ci sono norme ad personam. E sulla caratura morale di Nordio nessuno può avanzare dubbi, men che mai un azzeccagarbugli come Giuseppe Condono Conte o un ideologico pm d’assalto come Scarpinato», aggiunge.
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