Fidene, Meloni ricorda l'amica uccisa nella sparatoria: "Non è giusto morire così"

Giorgia Meloni ricorda Nicoletta, l'amica uccisa nella strage di Roma. Ora tutte le forze politiche lavorino su una stretta all'accesso nei poligoni e alla circolazione delle armi

Fidene, Meloni ricorda l'amica uccisa nella sparatoria: "Non è giusto morire così"
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11 Dicembre 2022 - 19.52


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Nella sparatoria di Fidene è morta una amica di Giorgia Meloni che è rimasta molto turbata dall’accaduto. Una morte assurda che dovrebbe farci riflettere sulla troppa facilità di accesso ai poligoni, di uso delle armi che dovrebbero essere drasticamente ridotte.

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«Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d’arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma. Nicoletta era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte». 

Così sui social il premier Giorgia Meloni ricorda l’amica uccisa nella strage di Roma. 

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«L’uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d’armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro – continua il presidente del Consiglio -. Eppure la parola `giustizia´ non potrà mai essere accostata a questa vicenda. Perché non è giusto morire così. Nicoletta era felice, e bellissima, nel vestito rosso che aveva comprato per la festa del suo cinquantesimo compleanno, qualche settimana fa. Per me sarà sempre bella e felice così».

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