Bonaccini: "Non chiederò appoggio a una corrente. Qatargate? Serve un sistema di prevenzione"

“Ribadisco che non chiederò l'appoggio di alcuna corrente. Le correnti, per come le abbiamo viste, non hanno più senso. Hanno smesso di produrre idee e fare sintesi, hanno finito per premiare la fedeltà anziché il merito".

Bonaccini: "Non chiederò appoggio a una corrente. Qatargate? Serve un sistema di prevenzione"
Stefano Bonaccini
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

15 Dicembre 2022 - 10.19


ATF AMP

Stefano Bonaccini prosegue nella sua campagna di conciliazione in vista del congresso del Pd. L’attuale presidente dell’Emilia Romagna, e candidato alla segreteria del partito, in un’intervista a Qn ha ribadito la sua volontà di non creare ulteriori correnti.

Top Right AMP

“Ribadisco che non chiederò l’appoggio di alcuna corrente. Le correnti, per come le abbiamo viste, non hanno più senso. Hanno smesso di produrre idee e fare sintesi, hanno finito per premiare la fedeltà anziché il merito. Bisogna cambiare in maniera radicale. Nessuno votando Bonaccini avrà rendite di posizione». 

«Basta parlare fra di noi, ascoltiamo e confrontiamoci con le persone. Ripartiamo dalla vita reale e dai territori. Chiedo invece a tutte le donne e a tutti gli uomini del Pd di mettersi in gioco per costruire insieme un partito progressista e riformista, che mette al centro il lavoro e la lotta alle diseguaglianze».

Dynamic 1 AMP

Sul Qatargate

«La politica deve essere libera da condizionamenti privati o stranieri, deve far vivere le istituzioni e non occuparle, non può essere strumento di terzi. Aggiungo un’altra cosa: la sobrietà è un valore per chi si occupa della cosa pubblica. Sarò all’antica ma io vengo da quella tradizione».

«Non riguarda la sinistra in quanto tale o i suoi dirigenti: nel caso il Pd è parte lesa e come tale si comporterà. Il punto è un altro: sta emergendo una vicenda gravissima. Abbiamo visto comportamenti totalmente incompatibili con la nostra comunità e i nostri valori».

Dynamic 1 AMP

Allo stesso modo, «la delegazione al Parlamento europeo del Pd ha tenuto un atteggiamento duro nelle votazioni sul Qatar. Per me nessuno può pensare alla politica e ai partiti come strumenti di pressione o come lobby. Ancora più grave e inaccettabile se si pensa di poterlo fare per sostenere gli interessi di Paesi stranieri». È necessario «costruire un sistema di prevenzione, anche se il lobbismo in Europa è normato: ma quello che preoccupa di questa vicenda è la politica che si trasforma in lobby».

FloorAD AMP
Exit mobile version