Parole secche sulla destra che cura gli interessi di ricchi, abbienti e corporazioni amiche. “Questa è una manovra che colpisce chi già sta peggio. Lo fa cercando di cancellare uno strumento è sicuramente migliorabile. È una manovra contro i poveri anziché essere contro la povertà».
Così Elly Schlein, candidata alla segreteria nazionale del Pd, parlando del tema della Legge di bilancio del governo Meloni, con i giornalisti a margine di un incontro al centro Xinergie, in piazza Sant’Anna a Palermo.
Le parole della mattina
Partito democratico unito in una manifestazione per contrastare la manovra finanziaria del governo Meloni che premia ricchi e evasori fiscali ma bastona i poveri e i meno abbienti.
Elly Schlein era in piazza contro la manovra: “Oggi in piazza a Roma per manifestare la nostra contrarietà a questa manovra iniqua verso i più fragili e senza slancio per il futuro delle giovani generazioni».
«Poi -continua la candidata alla segreteria del Pd- a Palermo, per una delle prime tappe del viaggio attraverso l’Italia a incontrare e ascoltare le ragioni delle persone e dei territori, dei circoli del Pd e delle comunità intorno. Domani vi aspettiamo in Toscana, per continuare il viaggio in quattro tappe a Livorno, Pisa, Firenze e Siena».
Qatargate e questione morale
Serve tenere la questione morale come prima questione, sia a destra come a sinistra perché lo dobbiamo agli elettori e alle elettrici che hanno dato fiducia al nostro partito e al centrosinistra”.
Sul Qatargate “c’è stata una reazione dura, molto ferma e rigorosa, ma bisogna reagire anche con le istituzioni. Quando ero al Parlamento europeo guidavo un intergruppo sull’anticorruzione che ha fatto proposte che non non hanno trovato allora la maggioranza dell’aula, ad esempio, per stringere le maglie dei controlli delle attività delle lobby”.
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