Qatargate, Conte (M5s): "I partiti facciano chiarezza, serve legge sul conflitto d'interesse"

Qatargate, Giuseppe Conte ne approfitta per provare a prendersi la leadership "morale" del centrosinistra e in un'intervista a La Repubblica si rivolge ai partiti chiedendo una legge sul conflitto d'interesse.

Qatargate, Conte (M5s): "I partiti facciano chiarezza, serve legge sul conflitto d'interesse"
Giuseppe Conte
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20 Dicembre 2022 - 12.14


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Qatargate, Giuseppe Conte ne approfitta per provare a prendersi la leadership “morale” del centrosinistra e in un’intervista a La Repubblica si rivolge ai partiti chiedendo una legge sul conflitto d’interesse.

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«Un governo che si presenta a Bruxelles strizzando l’occhio ad evasori e corrotti proponendo un «liberi tutti» sul tetto del contante non depone a favore della nostra reputazione. L’Italia oggi riscopre la questione morale che però non può ridursi a una discussione da tirare fuori all’occorrenza. Già un anno prima dell’intervista con Eugenio Scalfari lo stesso Berlinguer ricordava al’Unità che la questione morale era diventata «questione politica» perché decisiva per «la ripresa di fiducia nelle Istituzioni». Il Qatargate ci impone di non nascondere la testa sotto la sabbia».

«Onestà è stata sempre la premessa etica alla base di ogni nostra azione politica. In soli due anni e mezzo di governo abbiamo costruito degli anticorpi legislativi contro il virus della corruzione che l’Italia non aveva mai avuto. Ora la maggioranza Meloni sta abbassando le difese delle nostre istituzioni colpendo la legge Spazzacorrotti. Di fronte allo scandalo del Qatar lancio un appello a tutti i leader di partito: lavoriamo subito per approvare una legge sul conflitto di interessi e per regolamentare le lobby. Non possiamo permettere che i nostri parlamentari possano prendere soldi da Stati stranieri».

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«Non solo il popolo della sinistra ma tutti i cittadini italiani devono poter nutrire fiducia nei loro rappresentanti. Integrità morale ed etica pubblica non sono appannaggio di una sola cultura politica, non vengono ereditate in funzione di una tessera di partito – dice l’ex premier -. Sicuramente i partiti coinvolti da questo scandalo devono fare chiarezza al più presto. Non basta sospendere in fretta e furia un singolo europarlamentare. L’affarismo va affrontato alla radice. Di qui il mio appello».

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