Nel Pd è baruffa. E le dichiarazioni di Orfini (che oltre ad essere cresciuto con D’Alema è stato a lungo la spalla di Renzi che spostava il partito a destra, cinguettava con Marchionne e attaccava la Cgil) che ha accusato Elly Schlein di avere dalla sua parte l’apparato del Pd.
«Ho letto le dichiarazioni di Matteo Orfini sugli `apparati´. Veramente lui era il braccio destro di D’Alema quando era potente, poi nominava le direzioni dei Ds sempre a nome di D’Alema quando era segretario Fassino. Da presidente, ai tempi di Renzi, doveva essere il garante di tutti e fu il principale responsabile dell’epurazione della sinistra nella notte del Nazareno sulle liste. Inoltre ha guidato le trame durante la segreteria Zingaretti. Ognuno di noi ha una storia e andrebbe vissuta con trasparenza. Per mantenere un rapporto civile nel congresso non si può riscrivere la storia per poi fare lezioni sugli apparati che sono francamente sgradevoli».
Lo dichiara in una nota Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio.