Quale Pd dopo il congresso? “Vogliamo costruire un nuovo Pd che rimetta al centro tematiche ritenute fino ad oggi `coraggiose´, riguardanti i diritti umani e civili». È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Iacopo Melio, membro del Comitato costituente del Partito Democratico.
«Il Ddl Zan, ad esempio, è stato importante negli ultimi tempi per accendere l’attenzione sulla necessità di una tutela concreta contro tutte le discriminazioni, non solo in base all’orientamento sessuale o al genere, ma anche alla condizione fisica, in difesa delle persone con disabilità. Battaglie che dopo la bocciatura del disegno di legge sembrano essersi arenate ma che in realtà intendiamo rilanciare con forza e determinazione, affinché il Pd diventi la casa sicura di ogni cittadina e cittadino», prosegue.
«Anche per questo, alle primarie, sosterrò Elly Schlein, la figura migliore con la quale condividere quel percorso di crescita che aspettano in tante e tanti», conclude Melio.
Aggiunge poi il deputato Alessandro Zan, membro dello stesso sottocomitato `Diritti, welfare e coesione´: «Per troppo tempo in Italia i diritti delle persone sono stati considerati dalla politica un corollario, una questione di serie B, di cui occuparsi una volta esaurito tutto il resto. Così il nostro Paese, nelle battaglie di civiltà, è rimasto drammaticamente indietro rispetto agli altri grandi Paesi dell’Occidente. È tempo che il Partito Democratico segua la stessa evoluzione che i partiti della famiglia socialista europea hanno compiuto già da tempo, considerando i diritti sociali, ambientali e civili come un unicum». E anche lui ha le idee chiare per il Congresso.
«Elly Schlein, e dunque una leadership femminile e femminista, saprà farsi garante di questo percorso, per questo la sostengo convintamente e sono felice di farlo anche a fianco di Iacopo Melio. La società italiana è ancora intrisa di stereotipi e stigma verso le persone considerate non `conformi´: il nostro obiettivo è abbattere queste barriere».
Argomenti: Elly Schlein