Lui – che pure politicamente è molto solido – è considerato un outsider. Ma i suoi ragionamenti sono sempre molto interessanti,
“Penso che il Pd sia stato l’atto più coraggioso che la sinistra, il cattolicesimo democratico, l’ambientalismo, il pensiero femminista e la cultura dei diritti abbiano proposto nell’ultimo mezzo secolo. Se una sola di quelle tradizioni dovesse pensare che la scommessa è fallita il Pd non esisterebbe più. Io voglio fare quanto possibile per evitarlo. Per questo non mi convince una conta sui nomi senza una discussione su cosa vogliamo essere e rappresentare”.
Lo dice Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, in un’intervista al Giorno, Resto del Carlino e La Nazione.
Sulle alleanze Cuperlo osserva che “Terzo Polo e Cinque stelle pensano di cavalcare le difficoltà del Pd anciché unire le opposizioni nel contrasto alla destra…è uno sguardo molto corto perchè l’avversario non siamo noi a partire dalle regionali in Lazio e Lombardia dove Majorino può vincere”.
L’esponente dem dice la sua anche sul dibattito sul comitato costituente: “I valori non si cambiano ogni dieci anni. Il problema è che non sempre abbiamo avuto la volontà di applicarli e da lì sono derivate molte delle nostre sconfitte”.
Infine Qatargate e questione morale: “è una ferita per migliaia di dirigenti, sindaci e amministratori e militanti, ricostruire un partito non rinchiuso nelle istituzioni è il primo anticorpo per prevenire degenerazioni come quella”. A Bonaccini che sostiene di essere più di sinistra di lui Cuperlo replica: “Parafrasando Forrest Gump: ‘sinistra è chi sinistra fa’”.