Pd, cosa si fa in Emilia Romagna. Fra chi si riposiziona e chi rimane alla finestra, fra correnti che si sfaldano, grandi ritorni e ingressi eterodossi, il Pd dell’Emilia-Romagna è in grande subbuglio in vista del congresso, dal quale ci sono altissime probabilità che esca un segretario o segretaria che arriva dall’Emilia-Romagna.
Secondo le più condivise previsioni, le primarie del 19 febbraio (fra i due candidati più votati nei circoli) saranno un derby fra il presidente della Regione Stefano Bonaccini e quella che fino a qualche mese fa era la sua vice, Elly Schlein. Ma nella partita cerca di inserirsi Gianni Cuperlo che crea un comitato ad hoc per aprirsi un varco in casa dei due contendenti.
Al momento è Bonaccini il candidato che raccoglie maggiori sostenitori: 153 sindaci della regione hanno infatti diffuso un documento per aderire alla sua campagna. Ci sono praticamente tutti quelli iscritti al Pd dei Comuni più importanti, tranne quello di Bologna Matteo Lepore che, dopo aver lanciato alla costituente l’ipotesi di cambiare nome al partito aggiungendoci un richiamo al lavoro, al momento non ha ancora detto chi sosterrà. Molti suoi fedelissimi (fra cui il suo capo di gabinetto, l’ex parlamentare Sergio Lo Giudice) si sono però già schierati con Schlein. Il deputato Andrea De Maria, invece, sta con Bonaccini.
Con Elly Schlein ci sono poi l’ex ministro ferrarese Dario Franceschini e l’ex leader delle sardine Mattia Santori, alla sua prima tessera del Pd, ma ci potrebbe anche essere tutta l’area di Articolo Uno che in Emilia-Romagna ha una presenza abbastanza radicata e che ruota attorno alle figure di Pierluigi Bersani e Vasco Errani.
Attraverso Articolo Uno, al quale ha aderito da tempo, potrebbe entrare nel Pd anche Max Bugani, già candidato sindaco del M5s, ex fedelissimo di Beppe Grillo, ex componente dello staff di Virginia Raggi ed ex socio dell’associazione Rousseau, adesso assessore della giunta Lepore.
Ma i grandi ritorni nel Pd non avvengono solo dall’ala sinistra. A rispondere alla chiamata di Enrico Letta c’è anche la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti, uscita dal partito democratico in direzione Italia Viva, candidata alle primarie per il sindaco di Bologna contro Lepore da Matteo Renzi e ora rientrata nell’orbita del partito di provenienza a sostegno di Stefano Bonaccini.
In tutto questo c’è anche chi ha deciso di sostenere l’unico candidato che gioca fuori casa, visto che in pista c’è anche la piacentina Paola De Micheli. Del comitato in sostegno della mozione di Gianni Cuperlo fanno parte il sindaco di Lugo Davide Ranalli e la bolognese Simona Lembi.
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