Congresso del Partito democratico si va sempre più nel pieno del dibattito. “Io rappresento i moltissimi uomini e donne capaci e competenti che il partito ha tenuto troppo a lungo in panchina».
Così il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, in una intervista a L’Espresso. Il presidente della Regione Emilia-Romagna polemizza con lo stato attuale del suo partito: «Le correnti di oggi hanno portato solo immobilismo. Io non farò una mia corrente». La sua idea è dare voce soprattutto ai territori: «L’errore che si è ripetuto in questi anni, anche da sinistra, è stato affrontare i problemi in maniera centralistica».
E ancora: «Se sarò segretario non si vedranno più candidature al Parlamento paracadutate da Roma, o leader di partito in listini lontani dai loro collegi». Sui rapporti con Giuseppe Conte e Carlo Calenda dice: «Se il Pd tornerà a fare il Pd, le alleanze verranno di conseguenza. A meno che Cinque Stelle e Terzo Polo non vogliano perdere all’infinito».
