Pd, Losacco: "Per il voto online alle primarie serve solo la volontà politica"

Il senatore del Pd ed esponente di Areadem, Alberto Losacco, parla delle primarie del Pd: "Aiuterebbe a restituire l'immagine di un partito accordato coi tempi".

Pd, Losacco: "Per il voto online alle primarie serve solo la volontà politica"
Alberto Losacco
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7 Gennaio 2023 - 16.44


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Il senatore del Pd ed esponente di Aradem Alberto Losacco si esprime sulla possibilità di introdurre il voto online in occasione delle primarie del partito. Queste le sue parole: «Il voto online non è di certo sostitutivo del voto nei gazebo, degli incontri di persona, del senso comunitario e di tutto quello che avviene quando chiamiamo a raccolta i nostri elettori». Losacco continua: «Significa, banalmente, aggiungere una sperimentata e ulteriore possibilità di partecipazione», spiega il senatore. «Mai come questa volta è importante offrire una prova di radicamento e di volontà all’apertura aprendo seggi in tutti i luoghi che lo consentono, dalle piazze coi gazebo, nei circoli del partito, nelle associazioni, nei bar, nei luoghi di ritrovo. E a tutto questo nulla toglie inserire la possibilità del voto online. È dal mio punto di vista sbagliato e non in sintonia con il tempo che viviamo non prevedere questa possibilità aggiuntiva».

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Losacco continua: «Soprattutto dopo aver introdotto nazionalmente il tesseramento online e la sperimentazione delle Agorà, purtroppo bruscamente interrotta dallo scioglimento anticipato delle Camere [il voto online] aiuterebbe a restituire l’immagine di un partito accordato coi tempi: quelli in cui lo smart working è entrato a pieno titolo nelle vite di milioni di italiani e anche la macchina dello Stato ha riconosciuto la possibilità di sottoscrivere i quesiti referendari con l’identità digitale dello Spid. E poi non sarebbe affatto una novità: la modalità mista voto in presenza e online la abbiamo già sperimentata con successo per la scelta del candidato in Sicilia e per le primarie del Sindaco di Roma».

«Quelle due consultazioni hanno risolto le preoccupazioni sull’anonimato e l’unicità del voto: ci sono strumenti, a noi accessibili e già utilizzati, in grado di garantire segretezza del voto e correttezza delle operazioni al pari, se non addirittura meglio, del voto in presenza, viste le esperienze passate in alcune regioni. È evidente quindi che non esistono ragioni di metodo e di merito rispetto a questa opportunità; occorre solo la volontà, tutta politica, di fare delle primarie una grande giornata di coinvolgimento e partecipazione», conclude il senatore.

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