Congresso del Partito democratico, si entra nel vivo. “Il Pd deve parlare al Paese, non a noi stessi. Basta massimi sistemi: usciamo dal palazzo, mettiamoci in moto, l’opposizione deve essere in campo adesso”: con il governo Meloni “siamo pronti al confronto sulle riforme, purché non sia un modo di distrarre l’opinione pubblica dai problemi che non risolvono”.
Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd.
“Le critiche di Orlando? Orlando ha fatto il ministro fino a pochi mesi fa e sarebbe stato utile farsi qualche domanda anche sulla percezione che gli elettori hanno avuto del ruolo svolto dal Pd al governo, visto l’esito delle ultime elezioni. Rispetto al congresso, nelle tante iniziative che sto facendo in giro per l’Italia da ormai un mese, registro tanta voglia di reagire e ripartire”.
Nel partito, prosegue Bonaccini, “serve un cambiamento profondo. Ce lo hanno chiesto gli elettori, che non ci hanno votato nel 2018 nè stavolta. E ce lo chiede una società profondamente cambiata. Il Qatargate? Per noi la questione morale è sempre attuale: il Pd si doterà di regole molto più strette di quelle attuali”.