Bonelli (Avs): "Il governo sapeva dei rincari ai carburanti, non menta agli italiani"

”Il governo sapeva benissimo che dal primo gennaio ci sarebbe stato lo stop al blocco degli aumenti delle accise sulla benzina e sui carburanti, non menta agli italiani e si metta seriamente a riflettere su come diminuire l'impatto".

Bonelli (Avs): "Il governo sapeva dei rincari ai carburanti, non menta agli italiani"
Angelo Bonelli
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

10 Gennaio 2023 - 13.50


ATF AMP

Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa verde e deputato di Alleanza verdi e sinistra, in una nota ufficiale attacca il governo Meloni sul tema dei rincari dei carburanti, accusandolo di mentire agli italiani.

Top Right AMP

 “Quella del caro-benzina non è una novità del momento ma una scelta politica economica voluta dal governo che se la prende con la speculazione ma Giorgia Meloni dice che non è colpa sua e che la riduzione delle accise è nel programma di coalizione, ma allora perché il costo del carburante è alle stelle?” 

”Il governo sapeva benissimo che dal primo gennaio ci sarebbe stato lo stop al blocco degli aumenti delle accise sulla benzina e sui carburanti, non menta agli italiani e si metta seriamente a riflettere su come diminuire l’impatto del rialzo su famiglie e imprese, già provate dal caro energia che ha indotto circa 5 milioni di utenti a non saldare il pagamento di una o più bollette di luce e gas negli ultimi nove mesi 2022 e la cui spesa, con i maxi rincari previsti nel 2023, sfiorerà i 5 mila euro l’anno a famiglia”. 

Dynamic 1 AMP

”La nostra proposta è quella di investire considerevolmente sul trasporto pubblico, guardando al di là dell’urgenza legata all’aumento del costo del carburante per abbracciare anche la salvaguardia dell’ambiente, della salute, dei tempi di vita delle persone, spesso costrette nel traffico e di restituire gli extra profitti energetici a famiglie e imprese”. 

“In questi anni, e in particolare con l’utilizzo delle risorse del Pnrr, abbiamo perso tempo prezioso di cui ora, col rialzo dei prezzi dei carburanti, stiamo pagando gli effetti nefasti”.

“L’Italia – spiega l’ecologista – ha un deficit di trasporto pubblico inaccettabile: una delle ultime in Europa, con soli 223 km di metropolitana mentre la sola città di Madrid ne possiede 290 km. Nell’ultima Legge di Bilancio, inoltre, è saltato il fondo per il trasporto rapido di massa: l’Italia ne possiede 5,3 km per milione di abitanti, mentre la Germania 22,3 km. In sostanza, il Tpl va alla deriva mentre Salvini gioca con i conti pubblici dello Stato, riproponendo ancora una volta il Ponte sullo Stretto di Messina, senza saper dire quanto costerà”.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version