Aboubakar Soumahoro è, suo malgrado, uno dei personaggi politici più significativi di questi ultimi mesi. L’ormai ex deputato di Avs, passato al Gruppo Misto dopo le notizie uscite a proposito della coop Karibu gestita dalla moglie e dalla suocera, in un’intervista a Il Riformista si è sfogato.
«Ho subìto un linciaggio. Un processo a reti unificate. Con un dolore, una sofferenza che non auguro a nessuno in questa vita. Sono saltate le regole del vivere civile, della buona informazione. La disinformazione si è sostituita all’informazione ed è saltata la capacità di essere razionali. Lo capisci quando diventi un capro espiatorio. In pochi giorni sono diventato il simbolo di ogni cattiva condotta».
«In questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto più complicato, e lo sappiamo non lo scopriamo oggi». Per questo «prendere coscienza è urgente. E ancor di più lavorare alle leggi di civiltà che mancano». E dopo il passaggio al Gruppo misto, sul rapporto con Fratoianni e Bonelli dell’alleanza Sinistra-Verdi, racconta: «Quelli che erano venuti a cercarmi per candidarmi e che in campagna elettorale mi chiedevano i selfie, a un certo punto li ho visti attraversare la strada per non incontrarmi. Con una dinamica che si fatica a capire, il giorno prima ti incensano e il giorno dopo ti allontanano».