Paola De Micheli, candidata alle primarie per la segreteria del Pd, era a Parma per le celebrazioni di Sant’Ilario e ha parlato della sua personale corsa verso il congresso.
«È una campagna, la mia, dove sto provando a rianimare l’orgoglio e il sentimento positivo per una prospettiva del Partito democratico che rappresenti un desiderio collettivo di tornare a cambiare il mondo e non più un partito che risponde solo ai bisogni individuali dei singoli dirigenti, perché questo significa l’inaridimento della nostra missione storica».
«Questa è una campagna dove ho molte donne che mi sostengono fortunatamente, ma anche molto uomini. È una campagna, per me, quasi porta a porta, perché a differenza di altri sto girando davvero tutte le federazioni e le città: faccio, tra oggi e domani, sei tappe».
«Non ho votato il regolamento del congresso, lo dico senza polemiche: secondo me non va bene, non vanno bene più cose in quel regolamento, in particolare aver cambiato le regole a 40 giorni dal voto, al di là delle regole in sé. È uno sgarbo agli iscritti del Partito democratico, che non hanno potuto discutere di cambiamenti così profondi e che, invece, avrebbero potuto essere discussi dopo la celebrazione congresso».
