Partito Democratico o come si chiamerà. Cosa fare? «Di fronte a questa destra l’unità è una scelta politicamente e moralmente obbligatoria».
Lo ha detto Roberto Speranza, segretario di Articolo Uno, all’assemblea del Pd. «Credo ci sia bisogno di un momento di serietà. Non è un passaggio banale quello di oggi, soprattutto per me e per la mia comunità di Articolo Uno. Il 21 gennaio è una data pesante per a storia del nostro Paese. Costituente è per me la parola giusta. Ma con onestà dobbiamo dire che la parola non basta. Alla parola bisogna essere conseguenti ed essere capaci di riconnetterci con la società italiana e con quelle persone che non credono più nella politica. Nessuno può dare lezioni, ma c’è una montagna da scalare”.
Ha poi aggiunto Speranza: “Costituente vuol dire ricostruire un grande partito nazionale e popolare. Significa porre le basi per costruire l’alternativa alla destra che oggi governa l’Italia, una destra erede dei tempi più bui della storia del Paese e che ha il progetto di spaccare l’Italia con l’Autonomia e stravolgere la Costituzione con il presidenzialismo”.
“Dobbiamo farlo per Parlamento e nel Paese. È una destra insidiosa perché ha preso i voti dei ceti popolari, dei ceti più deboli, delle periferie. Per me qui c’è una ragione di fondo anche nella scelta che stiamo compiendo», ha aggiunto Speranza