Un libro interessante che nello stesso tempo è un manifesto politico in una stagione di grande caos e cambiamento a sinistra. Goffredo Bettini, uno dei principali ideatori e costruttori del Pd, analizza le ragioni storiche della sconfitta della sinistra e si interroga sul suo futuro nel suo nuovo libro «A sinistra. Da capo».
Non mancano autocritica, opinioni scomode, retroscena e proposte concrete. Nella prima parte, l’autore si concentra sulla cornice storica, ideale e culturale, da cui scaturisce la sinistra. Il rovesciamento dell’ordine sociale tra chi ha e chi non ha, tra chi sta sopra e chi sta sotto, tra chi sa e chi non sa. Una contesa incessante tra la forza e la debolezza, tra la dannazione e il privilegio. Si ripercorre il Novecento, il secolo della grande storia, con i suoi picchi e le sue drammatiche sconfitte. La progressiva scomparsa dei partiti di massa. Anzi, di ogni «forma» (la famiglia, il quartiere, la Chiesa). Fino alla scomparsa degli «appigli» fondamentali per l’ascesa degli ultimi, che impone la ricerca di nuove vie per il riscatto.
Nella seconda parte del libro, le pagine si trasformano in un diario politico sugli ultimi anni: dalla nascita del governo giallorosso (Conte II) al risultato delle ultime elezioni nazionali. Tante vicende inedite e sguardi privilegiati di uno dei maggiori protagonisti della sinistra. La terza parte è dedicata alla guerra in Ucraina: Bettini ne analizza le cause in modo originale. Condannando l’assenza di un ruolo dell’Europa. L’epilogo, asciutto e diretto, è un richiamo al legame intimo tra il socialismo e il cristianesimo: entrambi attenti alle persone, al loro dolore e alla loro speranza.
«A sinistra. Da capo» sarà presentato a Roma martedì 24 gennaio alle 17.30 presso la sala Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma in Piazza di Pietra dal Sindaco Roberto Gualtieri. Insieme a Gualtieri e all’autore, interverranno Anna Finocchiaro e Mario Ciarla. Modera Daniela Preziosi.