Onorato: "Entro nel Pd e sostengo Bonaccini per promuovere una nuova classe dirigente"

L'assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato ha annunciato di entrare nel Pd.

Onorato: "Entro nel Pd e sostengo Bonaccini per promuovere una nuova classe dirigente"
Alessandro Onorato
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29 Gennaio 2023 - 10.39


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 L’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato ha annunciato di entrare nel Pd. Già coordinatore della lista civica per Gualtieri, ieri Onorato è intervenuto a Milano a sostegno di Stefano Bonaccini e oggi ha spiegato le sue motivazioni: «Sento il dovere di partecipare a questa fase costituente – afferma – e lottare affinché il Pd cambi totalmente il suo modo di fare opposizione e i criteri di selezione della classe dirigente».

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Nel 2008 fu il più giovane degli eletti in Campidoglio del Pd, perché andò via? «Avevo creduto e contribuito alla nascita del Pd: post ideologico e in grado di unire le grandi culture popolari, liberali e dalla sinistra. Così non fu, Veltroni si dimise, Franceschini facilitò l’arrivo di Bersani per la riedizione dei Ds ma soprattutto le correnti strozzarono la nascita del Pd».

Oggi «il Pd è un patrimonio della democrazia italiana ed europea da non disperdere» ma «all’interno c’è qualcuno che gioca al tanto peggio tanto meglio». Onorato fa riferimento a «quella classe dirigente che, nonostante abbia perso le ultime tre campagne elettorali, è rimasta al potere facendo i ministri e oggi alcuni di loro predicano che tutto cambi affinché nulla cambi. Bonaccini rappresenta la sinistra del fare. Con gli attuali leader, il Pd è invotabile». 

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Pd alleato con M5S o Terzo polo? «Innanzitutto deve ritrovare la sua identità, proposte chiare e comprensibili, la vocazione maggioritaria. Poi le alleanze si faranno sul programma». La classe dirigente del Pd è da rottamare? «Sono certo che Bonaccini farà come Gualtieri a Roma, promuovendo una nuova classe dirigente che si è formata nei territori. Esattamente il contrario di quei deputati e senatori abituati a teorizzare i massimi sistemi senza averne mai realizzato uno». I sondaggi per le Regionali non vanno benissimo: «Credo e lavoro nella rimonta e nella vittoria di Alessio D’Amato ma anche qui c’è qualcuno che ha lavorato dall’interno nella speranza di perdere». 

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