Non sono più nello stesso partito ma sono tutti e due missini (ex o no) e quindi tra reazionari è rimasta una solidarietà identitaria.
“Giorgia Meloni, in virtù del consenso che ha preso, è legittimamente a Palazzo Chigi. Si chiama democrazia. Dopodiché si deve stare attenti ai numeri alti perché spesso cambiano, ma auguro a chi li ha di tenerli, come auguro al mio movimento di recuperarli. Chi descrive la premier Meloni in maniera caricaturale, estremizzandone i tratti, dice delle bugie”. Lo ha sottolineato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI), a L`Aria che Tira su La7.
“Bisogna pensare all`armonia della coalizione e non – ha ammonito – offrire agli avversari dei pretesti per dipingere la Meloni come una pericolosa estremista, quale non è. Dovrà anche valutare come modulare i toni ma l’errore su Cospito lo hanno iniziato a fare quelli del Pd, che ne hanno fatto una sorta di `Garibaldi`, utilizzando toni da guerra civile spagnola, che invito ad attenuare”.
Gasparri dimentica che la guerra civile spagnola ebbe inizio con un colpo di stato militare contro il governo legittimamente eletto. Da lì la dittatura fascista e sanguinaria di Francisco Franco, i cui nostalgici sono stati omaggiati da Giorgia Meloni.
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