Superbonus, secondo Giuseppe Conte – che con il M5s è stato l’ispiratore della misura – lo stop del governo Meloni darà “un colpo letale all’edilizia, si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si prendono in giro gli italiani, considerando le promesse elettorali del centrodestra” ma anche “un tradimento a orologeria, confezionato non a caso un minuto dopo le elezioni regionali”.
“Quello che chiamano bubbone è un Pil cresciuto nel 2021 del +6,7% e nel 2022 del +3,9%, numeri che in Italia non si vedevano da 35 anni” prosegue “Su queste performance, secondo autorevoli osservatori, dal Centro studi di Confindustria al Cresme, Superbonus e Pnrr hanno avuto un impatto fondamentale”.
Secondo Conte “siamo di fronte a un’insopportabile ipocrisia delle forze di maggioranza. Tajani non può non sapere che nelle ultime settimane il suo partito, Forza Italia, ha portato avanti una serie di iniziative pro Superbonus e a difesa del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta”.
“Non capisco come facciano ora a restare nel governo – aggiunge – In conferenza stampa la faccia di Tajani trasudava imbarazzo a ogni parola”.
“Questa è una scorrettezza ai limiti della viltà – prosegue ancora Conte – tanto più se si considera che la stessa Meloni, in campagna elettorale, pubblicava video con cartelli dal titolo ‘pronti a tutelare i diritti del Superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie’. Ormai ai cartelli della Meloni, destinati a diventare carta straccia, siamo abituati, come dimostra il caso delle accise sui carburanti”.
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