Diceva il signor presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo scorso 5 febbraio.
“Se hai una pena te la devi scontare tutta, vale per tutti. Certezza del diritto, certezza della pena. Che significa che chi è indagato o sotto processo deve avere il massimo delle garanzie, ma significa anche che quando sei condannato con sentenza passata in giudicato la pena te la devi scontare”.
Capita che pochi giorni dopo la sottosegretaria e parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli sia stata condannata con sentenza definitiva a 1 anni e sei mesi di reclusione per peculato, ossia per le spese allegre a carico dei contribuenti quando era consigliera regionale del Piemonte.
Generalmente chi deve scontare pene inferiori ai tre anni raramente finisce in cella. Ma va incontro a pene alternative che possono andare dai domiciliari all’affidamento ai servizi sociali o ad altre militazioni, come il divieto di uscire la notte o il divieto di uscire dal comune.
Insomma, proprio quelle cose che Giorgia Meloni contestava in base al principio: ti condannano a 1 anno e sei mesi? Te li fai tutti. E basta con il buonismo.
La domanda è: Giorgia Meloni chiederà che aka sua amica Montaruli finisca per il prossimo anno e mezzo dentro una cella o farà in modo che sconti la pena comodamente seduta nel suo scranno parlamentare senza pagare pegno?
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