Il pasticcio nel super bonus tiene banco in Italia, alla ricerca di una qualche soluzione che risponda alla preoccupazione di aziende e famiglie. Situazione che allarma all’interno della stessa maggioranza aggravata dai rischi comunque gravi di rendere impraticabile una conduzione ragionevole del bilancio dello Stato. Con il rischio addirittura, come sostenuto dal ministro Giorgetti, che la crisi possa causare una perdita di 2000 e uro per ogni cittadino. Si assiste del resto ad una tendenza del governo di avanzare una soluzione che poi viene cambiata o ritirata per l’impossibilità di tenerla in vita. Una situazione analoga può addirittura presentarsi per lo stesso caso Cospito e la assoluzione semplicistica dei due “rei” amici della Meloni potrebbe cambiare con la decisione dei prossimi giorni da parte Suprema Corte di Cassazione.
Si manifestano grandi episodi di scontri a Firenze causati da giovani di Azione Studentesca, mondo ben noto alla Presidente del Consiglio che non ha espresso alcuna preoccupazione come per gli anarchici. Oggi invece la Presidente e tutta presa da sfoggiare con efficacia il profilo europeistico cominciando dalla Polonia che non è certo il modo migliore mentre il Presidente Biden ha rovesciato lo schema recandosi prima in Ucraina e poi in Polonia. Aspetti non solo di protocollo ma di significato politico abbastanza evidente.
Anche sul piano della politica estera il prossimo congresso del Partito Democratico dovrebbe marcare una sua forte espressione di una linea più persuasiva nei confronti dell’opinione pubblica in genere e dei giovani in particolare. Anche non solo rispetto al dramma ininterrotto dei migranti na anche rispetto ai mutamenti geopolitici specie per quanto riguarda il mediterraneo e tutti i paesi africani.
Non basta chiedere la pur doverosa corresponsabilità degli europei tutti per una adeguata politica dell’immigrazione se non si offrono contributi e proposte capaci di assicurare un assetto sempre umano ed equilibrato alla enorme questione migratoria. Concludo osservando con un certo stupore quanto scritto sul Corriere della Sera di qualche giorno fa dal professor Galli della Loggia. Ha raffrontato la nostra presidente del Consiglio ad Alcide de Gasperi, un azzardo inconcepibile anche solo come auspicio e suggerimento per Giorgia Meloni. Tali sono radicalmente differenti e incompatibili le due personalità che vedono De Gasperi incarcerato dalla polizia fascista, costretto nella biblioteca Vaticana per lungo tempo, protagonista del voto alle donne e del libero voto nel referendum per decidere tra monarchia o repubblica. Atlantista da sempre e fautore fin dall’inizio del processo di unificazione europea universalmente riconosciuto nella ricostruzione dell’Italia e della valorizzazione delle migliori competenze, anche di orientamento diverso. Non riesco a vedere quali punti di contatto si potrebbero cogliere nella personalità della nostra Presidente del Consiglio a meno che si potesse trasformarla profondamente e ridurla in un’altra persona.
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