Domenica si vota alle primarie del Pd e – si spera – che l’avversario lo si cerchi a destra e non altrove. Anche perché la regressione etica, sociale e culturale di questo avvio del governo Meloni è sotto gli occhi di tutti e siamo solo all’iniziio.
«Ho visto il governo rimettere i migranti sui bus e farli tornare da La Spezia fino a Foggia, l’ho visto colpire le donne con la riduzione di opzione donna che invece noi vorremmo estendere, l’ho visto colpire le pensioni del ceto medio, l’ho visto colpire i poveri anziché contrastare la povertà. Devo dire che in questi quattro mesi Giorgia Meloni abbia dimostrato di non essere neanche capace di dire qualcosa sulle aggressioni fasciste subite da alcuni studenti davanti al liceo Michelangiolo di Firenze.».
Lo ha detto la candidata alla segreteria Pd Elly Schlein a Omnibus su La7. «Quindi, obiettivamente, dateci delle ragioni: se Giorgia Meloni vuole aiutare le italiane, anche dal punto di vista occupazionale, facciamo un congedo paritario di tre mesi come hanno fatto in Spagna, non trasferibile tra i genitori. Quella è una misura che aiuta le donne che redistribuisce il carico di cura, che aiuta l’occupazione femminile. Noi siamo disponibili sul merito, ma non abbiamo visto altro che un governo che vuole colpire sistematicamente le fasce più fragili della società per strizzare l’occhio agli evasori oppure fare altri condoni», aggiunge la deputata Pd.
«Meloni la porterei sul camper del Pd per conoscerla meglio come avversaria e per dirle che non è utile avere una premier donna se non si batte tutti i giorni per migliorare le condizioni di vita di tutte le altre donne perché il soffitto di cristallo non lo rompi da sola», ha concluso Schlein.
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