Primarie del Pd, l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, in una intervista a Giada Fazzalari per L’Avanti della Domenica, ha parlato dell’appuntamento di domenica 26 febbraio.
«Avevo sperato che la fine del comunismo ci comportasse che il Partito Democratico, nascendo, portasse le varie anime della sinistra italiana a fondersi e confondersi. Non è accaduto. Uno dei limiti del Pd è che ha avuto in esso alcune figure, come me, che venivano dal Partito Socialista ma si è rivelato fondamentalmente un ponte tra ex democristiani ed ex comunisti. Paradossalmente quelle sigle non esistono più – anzi, proprio a causa di questo quelle sigle non esistono più – e continua ad esistere in un angolo del sistema politico quella socialista».
«Ci sarebbero tutte le ragioni per ricostruire un centrosinistra in cui tutte le sue tradizioni stiano insieme e in cui quel sangue socialista che è rimasto viene cercato come un sangue prezioso. Il Ventunesimo secolo non avrà bisogno del socialismo del Ventesimo, ma tutti coloro che si chiedono come si colmano le diseguaglianze sociali, come si può fronteggiare il tema del cambiamento climatico, come si ristabiliscono equilibri di pace nel mondo, pensano che la matrice socialdemocratica sia quella più feconda».