Pd, Schlein e Bonaccini d'accordo per la guida unitaria: da definire solo i ruoli

Accordo tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini per una guida condivisa del partito. Da capire se il prresidente dell'Emilia Romagna sarà presidente, vice-segretario o cosa

Pd, Schlein e Bonaccini d'accordo per la guida unitaria: da definire solo i ruoli
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4 Marzo 2023 - 19.53


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Nessuno strappo, nessuna lacerazione ma – forse – Bonaccini e Elly Schlein uniti nella fguida del partito anche se c’è da definire il ruolo del presidente della regione Emilia Romagna se presidente o vice-segretario o cosa. Ma la volontà è quella di marciare uniti.

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 Il giorno dopo il primo faccia a faccia tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini le versioni dei due fronti coincidono su alcuni aspetti ma divergono su altri. Il punto su cui tutti si dicono d’accordo è che ieri è stata messa agli atti la consapevolezza, da parte di entrambi, che si debba dare un segnale di unità. Anzi «unitarietà», per dirla con la neo segretaria. Gestione unitaria, dunque? La strada è questa. Su come farlo, ancora tanto è da definire. E la prima tessera del puzzle è il ruolo di Stefano Bonaccini, che per i suoi è il punto di partenza da cui poi far discendere a cascata tutto il resto, a partire dai presidenti dei gruppi parlamentari.

Nell’incontro di ieri si sarebbe manifestata una preferenza di Schlein: quella su Bonaccini vicesegretario. Un ticket, insomma. Mentre dalle parti del presidente dell’Emilia Romagna si lascia intendere che la presidenza del partito sarebbe la soluzione migliore.

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Una versione che però non viene confermata dallo staff della segretaria. Schlein vuole Bonaccini vice e lui preferisce la presidenza? «No, non hanno parlato di ruoli», è la risposta netta . Insomma, la partita resta aperta e per un accordo occorrerà ancora qualche altro momento di confronto.

Intanto si fanno altri nomi per la presidenza del Pd da Pina Picierno, a Graziano Delrio a Dario Nardella. «Non chiedo niente. Devo soltanto dare al mio partito, perché il partito mi ha dato tanto», ha detto oggi il sindaco di Firenze a Radio 1.

Quanto ai gruppi parlamentari, visto che la nomina del presidente è elettiva, gioco forza si dovrà raggiungere un’intesa. Tra i due rami del Parlamento, la Camera potrebbe essere lasciata alla minoranza, visto che la stessa Schlein è deputata. E non è escluso che possa restare capogruppo Debora Serracchiani. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi.

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