Il governo Meloni questo pomeriggio sarà a Cutro, per il Consiglio dei ministri convocato nei giorni scorsi. Una presenza di facciata e propagandistica, dopo il silenzio della presidente del Consiglio e le uscite vergognose del ministro Piantedosi. Proprio all’inquilino del Viminale sono state dedicate scritte di contestazione nel piccolo comune calabrese.
Una bozza del nuovo dl sull’immigrazione sarà discussa questo pomeriggio, un testo che prevede una sorveglianza maggiore lungo le coste italiane e che interverrà in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.
La Marina militare «definisce e aggiorna la situazione marittima nazionale da condividere in ambito intergovernativo, anche mediante l’aggregazione integrata delle informazioni acquisite dalle amministrazioni statali che esercitano competenze in materia marittima. Per tali finalità si avvale del Dispositivo integrato interministeriale di sorveglianza marittima, quale supporto tecnologico di connessione dei sistemi in uso dalle citate amministrazioni, costituito presso il Comando in capo della squadra navale, le cui modalità attuative, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, sono definite con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Difesa, di concerto con i ministri interessati».
Per quanto concerne la gestione dei centri per i migranti, «qualora ricorra un grave inadempimento degli obblighi previsti dallo schema di capitolato di gara adottato con decreto del ministro dell’Interno per ciascuna tipologia di centro e l’immediata cessazione dell’esecuzione del contratto possa compromettere la continuità dei servizi indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali, il prefetto, con proprio decreto, nomina uno o più commissari per la straordinaria e temporanea gestione dell’impresa, limitatamente all’esecuzione del contratto di appalto, scelti tra funzionari della prefettura o di altre amministrazioni pubbliche, in possesso di qualificate e comprovate professionalità. Contestualmente all’adozione della misura, il prefetto avvia le procedure per l’affidamento diretto di un nuovo appalto per la fornitura di beni e servizi».
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