Dopo le figuracce di Piantedosi ci mancava solo la ‘madre italiana e cristiana” Giorgia Meloni a dare o degli sprovveduti o degli irresponsabili agli scampati della strage di Cutro.
“Prima il Cdm a Cutro. Ma non per onorare le bare delle vittime o per abbracciare chi ha perso tutto o chi ha visto morire i propri figli in mare, affogati, tra le onde. No, a Cutro per blindare un paesino, chiudersi in municipio e fare una conferenza stampa imbarazzante tra un messaggino e l’altro sullo smartphone”. Lo scrive Marco Furfaro, deputato del Pd, in un post su Facebook.
«E poi, via, con gli aerei di Stato a festeggiare con Salvini al karaoke. Poi a Roma, come in un racconto surreale in cui è tutto al contrario, i familiari delle vittime. Persone che hanno visto morire figli, amici, mogli, mariti davanti ai loro occhi. Persone che sono fuggite dalla violenza talebana. Che hanno visto parenti e familiari uccisi e/o perseguitati. E che avevano un’unica strada: scappare per non morire».
«E che fa Giorgia Meloni? Che fa di fronte a quel dolore indicibile? Al ricordo di quelle piccole bare bianche dove neonati e bambini hanno perso la vita? Chiede alle loro madri, ai loro padri sopravvissuti – sottolinea il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi – `quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo´. Una barbarie, umana e politica. E che ci fa vergognare non dell’Italia, ma di questo governo disumano”.
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