Matteo Salvini, in diretta a Radio 1, ha parlato del progetto del Ponte sullo Stretto, una ossessione sua e di Silvio Berlusconi, come dimostrano le innumerevoli dichiarazioni dei due negli ultimi mesi, negli ultimi anni.
“Il Ponte nasce come norma del dicembre 1971, non era nato, c’era Aldo Moro ministro degli esteri, è già costato svariate centinaia di milioni di euro agli italiani, tra progetti, ritardi, fallimenti cause. Io adesso, entro il 31 luglio 2024, da cronoprogramma, ho intenzione di far approvare il progetto esecutivo e di partire con i lavori entro l’estate 2024”.
“Ci sarà un risparmio ambientale enorme, mancate emissioni di Co2, pulizia dell’aria e dell’acqua e soprattutto un collegamenti per siciliani e italiani” Il Ponte, ha aggiunto, “nasce come norma nel dicembre del 1971, io non ero nemmeno nato, c’era Aldo Moro ministro degli Esteri e agli italiani è già costato svariate centinaia di milioni di euro tra progetti, ritardi, cause, fallimenti”.
“Se non facciamo nulla, non facciamo scuole, Olimpiadi, ponti, tunnel perché c’è la mafia, c’è la camorra, allora fermiamo il Paese”.
Poi la stoccata alla Bce, per l’aumento dei tassi d’interesse. ”Le scelte della Bce sono fallimentari, in Italia e in Europa, e le stanno pagando le famiglie e le imprese. Non lo dice Salvini, ma lo dicono i fatti. Speriamo che la signora Lagarde – ha aggiunto – interrompa il suo furore aumentistico, altrimenti per un’impresa o per una famiglia chiedere un mutuo o un prestito in banca diventerà impossibile”
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