Davanti alla destra che sta ogni giorno di più sta mostrando il suo volto reazionario e profondamente anti-democratico (la volontà di abolire il reato di tortura fa venire i brividi) tutto serve fuorché in conflitto interno ai progressisti e le solite liti nel Pd.
Per questo un gruppo di parlamentari “neoulivisti”, che ha sostenuto Bonaccini al congresso Pd, ha deciso di non partecipare alla riunione di oggi, convocata nel primo pomeriggio per decidere la linea dell’area che fa riferimento al presidente dell’Emilia Romagna nel passaggio della scelta dei capigruppo di Camera e Senato dopo il congresso.
A quanto si apprende gli assenti auspicano “che il passaggio dell’elezioni dei capigruppo dem sia vissuto senza divisioni, ma anzi rafforzi il processo di unità del Pd”. Tra i parlamentari in questione figurano Marco Meloni, Anna Ascani, Enrico Borghi, Matteo Mauri, Ilenia Malavasi e Lorenzo Basso. Ieri era emerso che, in caso di mancato accordo sui capigruppo, l’area che fa riferimento a Bonaccini non escludesse di andare alla conta.