L’Anac ha criticato il nuovo codice degli appalti varato dal governo Meloni e anche il Pd si è scagliato contro una misura che favorirà, inutile negarlo, gli accordi sottobanco. ”Un codice degli appalti che consente di affidare senza bandi e senza gare oltre il 90% degli appalti pubblici preoccupa e spaventa”. È quanto dichiara il senatore del Pd Franco Mirabelli.
“Si lascia una discrezionalità totale per gli appalti fino a 150.000 euro, circa il 60% secondo ANAC, che vengono assegnati direttamente senza alcun obbligo di comparazione dei preventivi o altro. Non serve nè il bando nè la gara per gli affidamenti sotto i 5 milioni dove con la procedura negoziata l`unico obbligo è invitare tra le 5 e le 10 aziende”.
“A ciò si aggiunge la liberalizzazione dei subappalti strumento che spesso, in passato, è stato usato dalla criminalità organizzata per lavorare. Di fronte agli allarmi lanciati solo pochi giorni fa, riguardo i rischi di aggressione dei fondi PNRR da parte delle mafie, la risposta del governo è davvero preoccupante. Il tutto in nome di una generica ‘velocizzazione’ delle opere che solo la qualificazione delle centrali appaltanti può garantire”, conclude.
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