Ieri Ignazio La Russa, presidente dello Stato e seconda carica dello Stato ha detto: “Vorrei ricordare che l’attentato di via Rasella non è stato una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda di musicisti altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittadini romani, antifascisti e non”.
Le polemiche sono state feroci. Dalle opposizioni, passando per i partigiani e per finire con la comunità ebraica. Tutti contro il revisionismo e la falsificazione storica dell’ex esponente del Msi noto per tenere in casa un busto di Mussolini.
Evidentemente le polemiche devono aver scosso La Russa che ha detto: “Non intendevo offendere nessuno per via Rasella e chiedo scusa se mi sono espresso male. Ma mi rendo conto che fino ad oggi noi di Fratelli d’Italia non abbiamo mai usato parole nette sul fascismo e sul nazismo lasciamo spazi di ambiguità. Per questo voglio togliere ogni dubbio. Bisogna in effetti dire che Mussolini è stato un criminale mentre i partigiani sono stati i veri eroi, anzi patrioti”.
Il riferimento è ai Gap, nuclei di azione patriottica che usarono il termine patrioti ben prima di Giorgia Meloni
La Russa ha anche preso l’impegno di far sì che le giunte in cui sono presenti esponenti di Fratelli d’Italia rimuovano le intitolazioni a Giorgio Almirante di strade e piazze. “Almirante fu un fascista e il suo ruolo nella rivista La Difesa della Razza, caposaldo dell’antisemitismo fascista non si può nascondere. Intitolargli piazze e strade è stato un errore di cui mi scuso”
Ps: in un paese normale con una classe politica normale questi articolo sarebbe normale. Invece con i post-fascisti al governo queste cose possono accadere solo il primo aprile con il ‘pesce’