Conte (M5s) apprezza lo "sforzo" di Giorgia Meloni sul 25 Aprile: progressisti cercasi

Conte (M5s): bisogna «apprezzare lo sforzo di Giorgia Meloni». Ci sono, nella lettera al Corriere della premier, «molti punti condivisibili» e bisogna «prendere atto della volontà di fare dei passi in avanti, rinnegando le nostalgie del fascismo»

Conte (M5s) apprezza lo "sforzo" di Giorgia Meloni sul 25 Aprile: progressisti cercasi
Giorgia Meloni e Giuseppe Conte
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26 Aprile 2023 - 11.55


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Con un (presunto) campo progressista così, Giorgia Meloni e la sua destra retrograda possono dormire sonni tranquilli. Dopo l’ennesimo 25 Aprile senza alcuna dichiarazione chiara e netta di antifascismo, la destra incassa anche i complimenti di alcuni dei più importanti esponenti della cosiddetta opposizione. Tra questi, con un’intervista a La Stampa, il leader del M5s Giuseppe Conte.

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Bisogna «apprezzare lo sforzo di Giorgia Meloni». Ci sono, nella lettera al Corriere della premier, «molti punti condivisibili» e bisogna «prendere atto della volontà di fare dei passi in avanti, rinnegando le nostalgie del fascismo», spiega Conte.

L’ex premier è «d’accordissimo» con Meloni quando dice che «non può essere una forza politica che dà legittimazione democratica alle altre, perché lo fanno gli elettori». Conte invita a «non cercare la polemica a tutti i costi» e «a lavorare tutti per ciò che ci unisce, anche se nelle pieghe di qualche dichiarazione ci può essere sempre uno svarione». Per lui infatti le parole di La Russa «denotano un approccio culturale molto misero e limitato». Intanto, «ben venga» il tentativo di Meloni – osserva – ma «ovviamente non è detto che riesca a portarsi dietro tutti gli altri».

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Quello che «non condivido della lettera di Meloni è la parte finale – sottolinea Conte – quando ne approfitta per perpetuare questa escalation militare del conflitto russo-ucraino» e anche il Pd «esattamente come la maggioranza, sposa in modo acritico la linea della Nato».

Venendo all’indicazione dell’ex ministro degli Esteri come inviato Ue nel Golfo «alla persona Di Maio auguriamo buon lavoro – commenta -. Suo malgrado è diventato la metafora della logica perversa del potere. Gli elettori lo hanno punito, quel sistema di potere che ha servito ora lo ha premiato». A Conte dispiace «per le `laudationes´ nei confronti di Di Maio da parte di alcun esponenti del Pd che non si rendono conto che vanno a spargere sale su una ferita per la nostra comunità». Comunque, nessuna alzata di scudi sulla nomina, anche se «è singolare che la Meloni non si sia opposta – conclude -. La dice lunga sulla sua connivenza a conferma che la sua politica rivela piena continuità draghiana».  

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