Def, De Cristofaro (Avs): "E' contro i più deboli e aumenta le diseguaglianze"

De Cristofaro (Avs): «Il Def del governo non ha una visione, una strategia, è senza ambizione ma, come sempre, penalizza i più deboli e aumenta le diseguaglianze sociali».

Def, De Cristofaro (Avs): "E' contro i più deboli e aumenta le diseguaglianze"
Peppe De Cristofaro
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28 Aprile 2023 - 15.48


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Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato e capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, ha commentato il Def approvato dal governo Meloni, dopo la pessima figura del giorno prima. «Oggi rivotiamo lo scostamento dopo la brutta figura della maggioranza di ieri. Brutta figura dovuta ad uno scivolone che in realtà nasconde divisioni interne alla maggioranza. Tutti gli italiani si staranno chiedendo ma se non sono in grado di garantire la presenza in Aula saranno in grado di affrontare temi ben più difficili e complicati?».

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«Se il ponte tra il 25 aprile e il primo maggio è stato così impervio per il governo figuriamoci quando metteranno mano al faraonico quanto inutile ponte sullo stretto di Messina. A fronte delle crepe nella maggioranza, già emerse nel corso della discussione sul Dl Cutro, è molto positivo il lavoro fatto con la risoluzione firmata da Pd, M5s e AVS. Una risoluzione che prova a dare una idea diversa di società, e che sana la gravissima divisione delle forze democratiche e progressiste alle scorse elezioni politiche. Pd, AVS e 5stelle tracciano un progetto e una visione di Paese alternativo a quello della destra».

«Il Def del governo non ha una visione, una strategia, è senza ambizione ma, come sempre, penalizza i più deboli e aumenta le diseguaglianze sociali. Una destra liberista che non ha nulla di sociale. Eppure l’aumento dell’inflazione che ha fatto crollare il potere d’acquisto di salari e pensioni avrebbe meritato una risposta diversa dai 15 euro per sei mesi che approveranno il primo maggio. La giornata di ieri ha leso la credibilità dell’Italia sulle diverse e delicate trattative in corso con l’Europa: dal Pnrr al nuovo patto di stabilità».

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«Nel Def non c’è traccia di una strategia per affrontare i nodi dello sviluppo e della crescita, non c’è una politica industriale, non ci sono risposte al tema enorme della transizione ecologica. Del resto la destra minimizza l’impatto dei cambiamenti climatici. Non c’è traccia di una tassazione degli extra profitti delle società energetiche che darebbe il segno di una politica fiscale più equa, più giusta e progressiva. Questa destra è la destra dell’autonomia differenziata, della secessione dei ricchi. Il Def del governo Meloni scarica tutti i costi della crisi sui soggetti più deboli, sulle fasce più povere della popolazione, sulle aziende in maggiore difficoltà, sui lavoratori, sui malati. Il nostro progetto invece è radicalmente diverso e alternativo a quello della destra», conclude De Cristofaro.

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