Romano Prodi ha lanciato un monito sullo stato di salute dell’Unione Europea, fiaccata dalla guerra in Ucraina. «Con il mondo che si è creato, o stiamo assieme o non ci siamo più» ha dichiarato l’ex Presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione europea, oggi alla guida della Fondazione per la collaborazione tra i popoli.
«Ma stare assieme per fare cosa?», continua Prodi. C’è il tema dell’economia, certo, «ma l’Europa può fare tante cose, prima di tutto è una delle poche garanzie di pace che potremmo costruire nel mondo, di equilibrio e di arbitrato». Oltre alla pace, «è l’Europa che porta avanti i diritti civili nel mondo, insieme agli Usa», in un contesto globale in cui «la democrazia sta arretrando».
Poi il welfare, perché «non esiste alcuna struttura politica al mondo in cui si cerchi, almeno come obiettivo di garantire scuola, salute e tutti i servizi fondamentali ai cittadini». In conclusione, allora, «prendiamo questa giornata europea con preoccupazione ma anche con speranza», afferma Prodi. Alla fine dell’intervento di Prodi, non applaudono i consiglieri comunali di Fdi.
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