La senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia è intervenuta in Aula, durante la discussione generale del Dl Ponte, attaccando il governo Meloni che sembra non voler vedere le priorità legate alla messa in sicurezza del territorio per evitare il continuo dissesto idrogeologico al quale assistiamo da anni.
«A fronte dei drammatici eventi climatici estremi, che stanno colpendo ripetutamente il nostro Paese, discutere oggi di Ponte sullo Stretto, il decreto bandiera del Ministro delle Infrastrutture, è l’emblema dello scollamento e della distanza che c’è tra Paese reale e Governo. Le immagini dell’Emilia Romagna sott’acqua impongono alla politica una riflessione su quali siano le opere prioritarie e quali no. E il Ponte non è sicuramente tra le priorità del Paese. Per questo tutte le nostre proposte sono finalizzate alla totale soppressione dell’intero provvedimento al quale l’Alleanza Verdi e Sinistra si oppone fermamente».
«All’Italia serve ben altro: opere di prevenzione e cura del territorio, che è già di per sé fragile, non certo il Ponte sullo Stretto, che costerà alla collettività 15 miliardi di euro. Sarebbe già eccezionale potenziare innanzitutto la linea ferroviaria in Sicilia, permettendo alla collettività di beneficiarne a breve, invece che immaginare un Ponte che vedrà la luce in tempi improbabili. Oltretutto con l’alto rischio di dover pagare, tra 10 anni, l’ennesima penale alla resuscitata Società `Stretto di Messina S.p.A.´, qualora il Ponte non dovesse essere realizzato, cosa assai probabile visto che se ne parla da venti anni».
«Noi dell’Alleanza Verdi Sinistra riteniamo che queste risorse finanziarie debbano essere impiegate per contrastare il dissesto idrogeologico e gli effetti del cambiamento climatico, per ricostruire i ponti crollati e manutenere quelli pericolanti. Serve una nuova politica, un nuovo approccio sistemico di gestione del nostro territorio, ma anche e soprattutto un nuovo approccio culturale, che le giovani e i giovani già hanno nel loro Dna. Nell’azione politica del governo invece ancora non c’è traccia, né di un piano nazionale di adattamento clima, né di un piano contro il dissesto idrogeologico. Un ritardo che l’Italia non può proprio più permettersi», ha concluso la senatrice.
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