Anche la stampa italiana contesta l’occupazione della Rai messa in atto dal governo Meloni. A denunciare il comportamento della destra è Vittorio di Trapani, presidente Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana).
«Un AD della Rai di minoranza (nominato con 3 voti su 7) ottiene il cambio dei Direttori delle testate con a favore solo una minoranza del CdA: 3 si su 7. Le nomine passano solo perché non scatta il quorum per il diritto di veto del CdA: ennesima prova di quanto la pessima legge Renzi favorisca l’occupazione del Servizio Pubblico da parte dei governi di turno. Un qualunque altro capo azienda oggi ne avrebbe tratto le dovute conseguenze.
«E, invece, occupazione – e di chiaro stampo maschilista – è fatta. Un grazie ai Consiglieri che hanno votato no a questo pacchetto, in particolare al Consigliere eletto dai dipendenti Riccardo Laganà che – ancora una volta – dimostra il suo impegno e il suo servizio nell’interesse esclusivo dei lavoratori e dei cittadini che pagano il canone».
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