Mattarella agli studenti del Da Vinci: "Una scuola per soli ricchi non è una vera scuola"

Mattarella: «Don Milani è stata una figura straordinaria, ha seminato molto più di quanto si possa immaginare. Ha parlato tanto di una scuola per tutti perché una scuola che offra solo a chi ha condizioni economiche non è una scuola».

Mattarella agli studenti del Da Vinci: "Una scuola per soli ricchi non è una vera scuola"
Sergio Mattarella
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7 Giugno 2023 - 11.48


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Sergio Mattarella è a Parigi, all’istituto statale italiano Leonardo Da Vinci. Il presidente della Repubblica ha parlato con gli studenti dell’importanza fondamentale della scuola pubblica, citando la figura di Don Milani.  «Don Milani è stata una figura straordinaria, ha seminato molto più di quanto si possa immaginare. Ha parlato tanto di una scuola per tutti perché una scuola che offra solo a chi ha condizioni economiche non è una scuola».

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«La tua libertà finisce quando comincia quella dell’altro», sottolineando che in realtà «la tua libertà, la mia libertà, si realizza con quella degli altri. Questo sentirsi corresponsabili anche della sorte degli altri, di integrarsi» è quello permette alla «storia, il mondo la società, la civiltà» di «andare avanti», ha detto Mattarella. 

«Interesse reciproco, aiuto reciproco sono quello che fa avanzare la condizione umana. La mia libertà finisce dove comincia la tua di diceva un tempo, mentre la mia libertà cresce con la tua, non è un bene divisibile, sentirsi corresponsabili è quel che fa andare avanti la società». 

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«Sono tanti i momenti belli che rammento del mio incarico, ma ne ricordo un paio proprio in questo senso: le zone di confine sono state luoghi di contese e sofferenze. Un esempio è il confine orientale italiano, alcuni anni fa sono stato lì, dove c’è un monumento che ricorda le vittime italiane delle foibe e le vittime slovene del fascismo e con il presidente sloveno ci siamo tenuti per mano». 

«Vivendo insieme e rispettandosi si realizza la storia della civiltà. L’altro ricordo sono le aperture della residenza estiva di Castelporziano a gruppi di disabili, che impegnati in alcune attività sono e si sentono protagonisti».  

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