Riccardo Magi”, segretario di +Europa, in un post pubblicato sui social ha parlato della tragedia dei migranti naufragati al largo del Peloponneso.
“Di fronte al ripetersi di tragedie immani come quella avvenuta a largo delle coste greche, che richiama nella dinamica il naufragio di Cutro, è impossibile evitare una considerazione: decine, probabilmente centinaia di persone in entrambi i casi sono morte sotto gli occhi delle autorità di paesi europei”.
“E’ una considerazione che amplifica il dolore e il senso di responsabilità per le vite perdute. E allora stride che, nel complesso delle misure previste all’interno della ipotesi di nuovo Patto europeo per la migrazione e l’asilo, non vi sia una missione europea di salvataggio preposta con l’impiego di mezzi e risorse per il salvataggio delle vite umane”.
“Possibile che i Paesi europei pensino a evitare l’attuazione di un principio obbligatorio di solidarietà tra gli Stati, a velocizzare le procedure con cui rimpatriare spesso sbrigativamente e senza le dovute garanzie anche in Paesi terzi con dubbia capacità di garantire la tutela dei diritti fondamentali e non pensino a rendere più efficiente il sistema di salvataggio in mare? Così si perde l’anima e il senso stesso dell’Europa”.