Bertinotti a Libero: "Elly Schlein leader d'importazione, non è un'alternativa alla destra"

Bertinotti su Elly Schlein: "È impensabile che le masse popolari la possano interpretare come un'alternativa alla destra. L'alternativa di governo a sinistra può nascere solo fuori dal Parlamento. Serve una soluzione francese".

Bertinotti a Libero: "Elly Schlein leader d'importazione, non è un'alternativa alla destra"
Fausto Bertinotti
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26 Giugno 2023 - 09.57


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Continuano le interviste di esponenti, anche eccellenti, del centrosinistra ai giornali della destra. Interviste che hanno come obiettivo quello mettere in cattiva luce l’attuale guida del Pd. Opinioni rispettabili e legittime, ma forse in questo momento ci sarebbe bisogno di un’opposizione compatta che lavori contro il governo più a destra dell’intera storia repubblicana.

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Fausto Bertinotti, ex segretario di Rifondazione Comunista ed ex presidente della Camera, a Libero ha tracciasto un identikit tutt’altro che lusinghiero dell’attuale segretaria democratica. “La Schlein è un leader d’importazione, una testimonial del mondo liberal americano, ma non è in grado di guidare una mobilitazione sui temi più acuti delle diseguaglianze. È impensabile che le masse popolari la possano interpretare come un’alternativa alla destra. L’alternativa di governo a sinistra può nascere solo fuori dal Parlamento. Serve una soluzione francese”, conclude Bertinotti.

“La sinistra in Europa, ma soprattutto in Italia, è morta da un pezzo. È stato un suicidio. Si è costruita una prigione, ha sacrificato la propria ideologia e la propria capacità di proporsi come forza alternativa al mito della governabilità o meglio della sua necessità assoluta di gestire il potere.

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“Questo ha prodotto la corrosione dell’impianto politico e culturale, non solo del Pd ma di tutto lo schieramento, l’incapacità di leggere le trasformazioni della società e il conseguente distacco dall’elettorato”. Così in una intervista a Libero l’ex segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti.

“La vera sinistra nelle istituzioni non esiste più. Il Pd non è una sinistra moderata, erede del centrosinistra prodiano, di fatto liberista capace di indicare una strada in politica. Ha cambiato la propria natura. Quanto alla sinistra radicale, è diventata ininfluente. Oggi il Pd è una citazione, un cartello incapace di rispondere alle istanze sociali. Manca ogni connessione con i due temi storici fondamentali del momento, l’uguaglianza e la trasformazione della società capitalistica. La sinistra ha dismesso l’attitudine al conflitto sociale” e “si salva solo se attiva il conflitto sociale fuori dal Parlamento e fa politica non nel cielo delle istituzioni, ma nel terreno della società”.

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