Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri, Europa e Cooperazione internazionale del Pd, è intervenuto nel dibattito alla Camera dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio Ue. L’esponente democratico si è rivolto direttamente a Giorgia Meloni.
«Presidente Meloni, lasci in pace i gufi, volatile notturno che non conviene importunare soprattuto dai banchi del governo. Siamo preoccupati dalla gabbia ideologica in cui è imprigionata».
«La pace è il primo interesse degli ucraini ma anche dell’Europa», aggiunge, e rispetto la crisi russa «l’Italia è quella che arriva il giorno dopo, con un declassamento che non aiuta la posizione internazionale del nostro Paese». Provenzano chiede al premier di «informare costantemente le Camere».
Quanto accaduto a Rostov «mostra le crepe» della Russia, ma «le incognite sono ancora troppe» su come finirà il conflitto con l’Ucraina e «l’unica certezza» è che la guerra è «sciagurata». Occorre quindi «spingere l’Europa sulla pista diplomatica e costruire una pace duratura. Bisogna farlo di concerto con alleati esiste».
Il Pd «condanna l’aggressione» guarda anche «all’interesse dell’Europa» che è la pace. Sul fronte `caldo´ dei migranti, poi, l’invito di Provenzano: «Non si esponga a umiliazioni come quella a Tunisi», un accordo dichiarato raggiunto ma smentito poche ore dopo la visita del premier e di Ursula von der Leyen. «Il problema è l’errore già ampiamente sperimentato di concedere soldi ai dittatori. Non passa da lì la stabilizzazione di un paese come la Tunisia», incalza il deputato dem.
«Presidente, dove è il piano Mattei. Non avete tirato fuori nemmeno un progetto. Non c’è nulla per evitare le tragedie che si ripetono nel nostro mare. Noi chiediamo una Mare nostrum europea. Con meno di questo non credo supereremo il giudizio della storia, un giudizio cui nessuno, nemmeno lei, potrà sottrarsi», conclude.
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